Un arcobaleno di amore: “ponte di unione tra Marina di Minturno e Pinheiro, nord – est del Brasile”.

18.01.2012 19:44

 “O Santo Bambino, il  Tuo  gesto di  amore  per l ’umanità, ci  renda  degni  di  essere,  col  nostro  modo  di  vivere, autentici  testimoni  di  Fede,  Verità,  Speranza  e  Carità”.

Durante il periodo natalizio, i fedeli della Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore di Marina di Minturno si sono prodigati in gesti di altruismo e di bontà in favore dei bambini di Pinheiro, nord – est del Brasile.
L’iniziativa natalizia missionaria, giunta al suo diciottesimo anno di vita, iniziata l’8 dicembre 2011 e terminata il 6 gennaio 2012, nonostante le difficoltà del momento che molte famiglie attraversano, è stato un segno tangibile del substrato di bontà, di carità, di amore e di solidarietà presente nel cuore di tutti coloro che si sentono parte integrante della famiglia dei Missionari del Sacro Cuore.
La magica atmosfera natalizia ha contagiato, positivamente, i fedeli che, ritagliando sprazzi di  tempo dalle proprie  giornate di lavorative, hanno contribuito attivamente alla preparazione di tutto ciò che è stato fatto.
Ogni cosa è nata dall’amore e dal cuore sincero;  insieme abbiamo fatto tanto e ci siamo impegnati per riuscire al meglio, per essere spiritualmente vicini a chi è meno fortunato di noi, attenti nell’ascoltare la Chiamata del Signore e mettere in pratica i Suoi insegnamenti.
Molto curata ed attenta è stata la preparazione quotidiana delle vari parti del Presepe che la mattina dell’8 dicembre sembrava parlare e dire ai fedeli: “Maria, Giuseppe ed il Santo Bambino si sono già messi in viaggio per andare incontro all’umanità sofferente, per testimoniare il loro amore a tutti”.
I personaggi sembravano dire: “Dio è con noi”, ha deciso di essere presente nella storia di ogni persona, di camminare con ognuno di noi, è un Dio perdutamente innamorato di noi.  E, tu quando inizi il tuo cammino come missionario di Cristo verso i tuoi fratelli? Quando ti metti al servizio degli altri per diventare testimone della Sua Parola?  Per raggiungere quelli che si sono allontanati, quelli che hanno sbagliato strada?”.
Le varie iniziative in favore dei bambini di Pinheiro, dal sacchetto di frutta secca, alla Stella di Natale, ai tipici dolci di questo periodo, preparati da molte famiglie che hanno attivato le loro abilità culinarie per elaborare queste delizie, sono il simbolo concreto del nostro essere missionari, del dono ricevuto da Dio per arricchirci interiormente  e renderci capaci di essere al servizio della comunità con umiltà e semplicità.
Impegnarsi in tali attività ci ha permesso di scoprire una verità antica come l’uomo: aiutare il prossimo è una sensazione unica che riempie l’anima di gioiosa serenità. Quando si ha l’animo caritatevole e il cuore puro verso gli altri abbiamo già trovato la fonte eterna della felicità e la gioia non potrà mai più abbandonarci.
Anche il Campanile della Chiesa aveva un aspetto quasi magico: brillava di una tenue luce celestina, opera del lavoro paziente ed amorevole di un fedele che, con un sistema di illuminazione, lo ha adornato di una veste luminosa.  
Guardandolo di notte, sembra di trovarsi in un luogo celestiale, fuori dal reale dove tutto è bello e pacifico.
La presenza di Monsignor  Kabongo, il 7 e 8 dicembre, è stata per tutta la Comunità Cristiana di Marina di Minturno, molto affezionata a lui, un motivo di gioia e leggere sul suo volto l’approvazione per le varie iniziative preparate  ha incoraggiato maggiormente i fedeli ad operare come “Autentici Testimoni di Cristo”.
Nell’Omelia della Santa Messa dell’8 dicembre, proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, Monsignor Kabongo ha invitato tutti i presenti a riflettere sull’importanza del “Si” di Maria. Senza la sua “fede”, “obbedienza” e “umiltà”, la nostra vita non avrebbe alcun significato; se possiamo ancora chiamarci “figli di Dio” lo dobbiamo a Lei e il suo esempio deve essere la guida per seguire sempre la via giusta e contribuire al disegno salvifico di Dio.
I fedeli presenti in Chiesa non hanno potuto trattenere la loro commozione quando è stata letta la lettera di auguri, di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, inviata da Padre Risso, unitamente a Padre Carollo, agli Amici e Benefattori dell’Adozione Spirituale Missionaria a distanza.
Le sue affettuose parole di ringraziamento, per i piccoli gesti di fraternità e solidarietà in favore dei bambini di Pinheiro, hanno riscaldato di felicità il cuore dei presenti perché aiutare il prossimo dona a se stessi qualcosa di inimmaginabile, una sensazione unica di benessere spirituale.
Al termine della funzione liturgica, un semplice dono da parte di padre Carollo per tutti i fedeli: un piccolo libricino da usare come guida per prepararsi adeguatamente al Sacramento della Confessione  e riconciliarsi degnamente con il nostro Creatore.
 Confessare i peccati non sempre è semplice, ma è necessario riscoprire questo Sacramento per riordinare la propria coscienza, ritrovare l’amicizia con Gesù, riconciliarsi con il prossimo, riportare serenità in famiglia, ridare un senso alla vita.  
La funzione liturgica serale dell’8 dicembre è stata particolarmente sentita da tutti i genitori dei ragazzi scomparsi prematuramente perché, in loro ricordo, Monsignor Kabongo e Padre Carollo hanno benedetto un angelo bianco collocato, momentaneamente, a destra dell’entrata della Chiesa, in attesa che venga situato nel luogo destinatogli: nella piazza davanti all’entrata della chiesa, anche se dove è posizionato adesso sembra il posto preparato proprio per lui.
Infatti, dall’alto, guarda benevolo coloro che vengono in Chiesa per assistere alle varie celebrazione e li invita a fermarsi per compiere un gesto di carità verso i bambini di Pinheiro attraverso le varie iniziative missionarie esposte davanti a lui.
Esso simboleggerà sempre quelle  persone che si sono amate e che non ci sono più, ma che vivono nei ricordi di ognuno di noi; è un segno d’amore per quelle giovani vite volate in Cielo e che da lassù vegliano sui loro cari.
I genitori, tenendo in mano un piccolo lume, sono entrati in Chiesa in processione e lo hanno deposto in un cuore di rose bianche, ai piedi dell’altare. Durante la Santa Messa, nel momento del rito dedicato ai defunti, una mamma ha ricordato tutti i ragazzi scomparsi prematuramente dicendo i loro nomi.
Tutti i momenti del Natale missionario 2011 sono stati vissuti non pensando a se stessi, ma con  atteggiamenti di condivisione, di amicizia, di altruismo e solidarietà ringraziando il Piccolo Bambino di Betlemme e Nostra Signora del Sacro Cuore per averci concesso il privilegio di metterci al servizio dei nostri simili ed essere sempre giovani nella gioia del Signore.
“Sii l 'espressione della bontà di Dio: bontà nel tuo volto e nei tuoi occhi, bontà nel tuo sorriso e nel tuo saluto”.
                                                  (dagli scritti di Madre Teresa)

La Fraternità Missionaria e la Comunità Cristiana