25 giugno 2011: 50° Anniversario di Consacrazione della Chiesa e della zona attigua a “Nostra Signora del Sacro Cuore”
“Abbiamo ricordato, celebrato e ringraziato per i primi 50 anni e abbiamo iniziato la preparazione ai secondi 50 anni, sempre con l’aiuto di Dio”.
La Comunità Cristiana e i Missionari del Sacro Cuore di Marina di Minturno hanno festeggiato, come ricordato anche nell’Omelia dal nostro Arcivescovo Fabio Bernardo D’Onorio, il “Giubileo d’oro” della Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore.
La ricorrenza è stata preceduta da un Triduo di preparazione spirituale curato dal Padre Provinciale mSC Renato Simeone sul tema “La casa di Dio e degli uomini”, sottolineando, in particolar modo, il diverso significato di questo luogo per gli Ebrei e per i cristiani.
Molto toccante è stato il riferimento al Beato Giovanni Paolo II, il grande Papa che, con la sua dedizione e straordinaria fede, ha modificato il corso della storia contemporanea.
In tutta la sua vita è stato un costruttore e sostenitore di pace e un tenace fautore del dialogo fra i popoli.
Infatti nel suo ruolo di “Pellegrino per il mondo”, a Gerusalemme si è inchinato in preghiera davanti all’unico resto del Tempio ebreo, da noi comunemente chiamato “Muro del Pianto” e vi ha deposto uno scritto nel quale chiedeva perdono al popolo ebreo, a nome di tutta l’umanità, per le sofferenze di cui erano stati vittime.
Tutti i fedeli presenti si sono commossi massimamente nell’udire che la Casa di Dio è formata da tutti noi, uomini e donne con debolezze e pregi e che dobbiamo amarci ed aiutarci l’un l’altro perché siamo noi i responsabili, i chiamati ad edificare la sua Casa sulla Terra.
La bellissima affermazione di Padre Simeone “Ogni singolo uomo forma la Casa di Dio e da solo può muovere anche un’intera comunità” è stata avvalorata anche dalle parole dell’Arcivescovo, Sua Eccellenza Monsignor Fabio Bernardo D’Onorio, durante l’Omelia del 25 giugno, 50° Anniversario di Consacrazione della Chiesa e dell’Altare a Nostra Signora del Sacro Cuore.
Durante l’Offertorio del 23 giugno, Padre Simeone ha benedetto la nuova immagine del Santo Padre Giovanni Paolo II e al termine della Santa Messa ha
inaugurato la mostra fotografica “Un tuffo nel passato per comprendere il presente”, che ripercorre la presenza, da circa 70 anni, dei Missionari del Sacro Cuore a Marina di Minturno e del loro operato, principalmente, a favore dei ragazzi orfani e abbandonati.
La mostra, riportando alcuni tasselli di un grande mosaico, poiché sono stati riprodotti gli aspetti salienti di ogni anno, ha fornito un quadro d’insieme di eventi, vicende di vita quotidiana, stati d’animo, emozioni, ideali e ricordi.
Dalle composizioni fotografiche è emersa una vita collegiale bella e sana che ha reso piacevole e suggestivo il fermarsi “a ricordare” quei tempi soprattutto per chi li ha vissuti, come è stato testimoniato la sera del 24 giugno da alcune persone orfane che si sono formate culturalmente, spiritualmente e moralmente nel collegio dei Missionari del Sacro Cuore e li hanno ringraziati ed elogiati pubblicamente per gli insegnamenti ricevuti.
Senza la loro guida e il loro sostegno non avrebbero appreso quei sani valori che ha fatto di loro uomini eticamente e moralmente degni di occupare un posto nella società civile.
Il 25 giugno, la Chiesa illuminata dall’amore dei fedeli risplendeva di una luce nuova e diversa e tutti, nel più grande raccoglimento, hanno atteso l’arrivo dell’Arcivescovo che ha concelebrata la Santa Messa con i Confratelli Sacerdoti; ha benedetto la scritta marmorea in ricordo dei 50 anni di Consacrazione e la targa che ricorda tutti i giovani prematuramente scomparsi e che vengono ricordati ogni primo lunedì del mese con una messa celebrata nella chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore.
Erano presenti in questo giorno, oltre al Padre Provinciale mSC, anche i Confratelli mSC: Padre Ricciuti, Padre Cianfoni, Padre Puglisi, Padre Paolo mSC dell’Australia, il Parroco di San Biagio Don Francesco insieme a due sacerdoti ucraini, Don Luigino, Cappellano dell’Ospedale di Formia ed altri.
Nell’Omelia il Vescovo ha splendidamente coniugato i 50 anni di Consacrazione della Chiesa e dell’Altare a Nostra Signora del Sacro Cuore; i circa 70 anni di presenza dei Missionari del Sacro Cuore a Marina di Minturno e nell’Arcediocesi di Gaeta; i 65 anni di gemellaggio fra la Comunità Cristiana di Marina di Minturno e la Diocesi di Pinheiro, nel nord – est del Brasile ed ha richiamato alla memoria dei presenti che il 25 giugno 2000 moriva Padre Ismaro Benedetti mSC, fondatore insieme ai Confratelli di quella che sarebbe, poi, stata l’Opera Pia Orfani e Sinistrati di Guerra, conosciuta comunemente come Centro La Pineta.
Per l’occasione si è provveduto a restaurare le parti più rovinate della Chiesa sia internamente sia esternamente.
Internamente si è realizzata la tinteggiatura della Chiesa e un arricchimento dell’impianto elettrico, sonoro e luminoso; esternamente sono state restaurate le maioliche che riproducono l’immagine di Santa Reparata, di San Tarcisio e dello Spirito Santo Trinità.
Inoltre, sotto le lunette della Chiesa sono stati posizionati dei punti luce che, illuminandole con una tonalità pastello di un celeste sfumato, hanno messo in risalto i disegni sacri che prima non erano visibili per la mancanza di luce.
Prima della benedizione solenne, il Padre Renato Simeone mSC, Superiore per l’Italia dei Missionari del Sacro Cuore, ha ringraziato, a nome della Congregazione, tutti coloro che si sono adoperati, con impegno e vivo piacere, nei vari compiti: dal lavoro più semplice e umile a quelli più difficili ed impegnativi.
Egli ha ammirato questo lavoro di collaborazione, espressione vera di una Comunità in cammino che ha sentito veramente ed intimamente il ricordo di questi 50 anni di Consacrazione della Chiesa perché collegati alle loro radici di vita cristiana, ai ricordi di famiglia belli e meno belli.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto ai Padri che sono già nella Gloria del Signore e a quelli presenti per la missione sacerdotale e missionaria svolta in questi 70 anni, che si continua a svolgere ancora oggi.
Con la cerimonia solenne della Concelebrazione della Santa Messa si sono concluse le celebrazioni religiose di questa importante ricorrenza, i cui momenti, iniziando dalle origini per giungere fino ai nostri giorni, sono raccolti in un libretto che contiene i circa 70 anni di presenza dei Missionari del Sacro Cuore nel territorio di Minturno e i 50 anni di Consacrazione della Chiesa.
Il libretto ha riscosso molto successo per la ricchezza di contenuto e per la semplicità con la quale sono stati presentati avvenimenti e storia.
Il Giubileo d’oro della Chiesa è stato allietato anche da sani momenti ricreativi, che hanno riscosso l’apprezzamento di tutti i presenti.
La rappresentazione teatrale “Qui si sana” della Compagnia Mimesis di Gaeta, ricca di brio ed estrosità, quasi una parodia dell’attuale società, ha divertito tutti per le battute frizzanti e vicine al vissuto quotidiano.
Invece gli alunni della V classe primaria dell’Istituto Comprensivo “G. Rossi”, con la rappresentazione “Il viaggio del girasole”, hanno evidenziato un tema di fondamentale importanza: l’amicizia. Con semplici frasi hanno sottolineato come questo sentimento è la componente essenziale del vivere insieme.
Quasi a cornice del loro messaggio due sorelle, dello stesso istituto, si sono esibite in un duo di chitarra alternando musiche e canzoni italiane e inglesi.
Il clou degli spettacoli si è svolto al termine dei tre giorni con due gruppi folkloristici: il Mini Gruppo “Le Tradizioni”, che si è esibito in balli tradizionali e “Gli Sbandieratori dei Casali di Minturno”, che hanno attirato l’attenzione di tutti i presenti facendo volteggiare in modo spettacolare le loro bandiere.
Il tutto si è realizzato grazie alla collaborazione di un comitato affiatato ed impegnato e di un ingente numero di fedeli, che hanno dato il meglio di loro stessi, affinché questo anniversario rimanesse impresso nella memoria di tutti per potersi preparare in modo ancora migliore per il futuro.
Di tutto ringraziamo sempre il Signore e Nostra Signora del Sacro Cuore, che ci hanno sostenuto ed illuminati in questo compito svolto in modo semplice, ma significativo perché scaturito da un cuore pieno di amore per la nostra dimora di culto e preghiera e per la gradita sorpresa di un valido gruppo di fedeli che si sono dedicati al meglio per la buona riuscita di quello che si voleva fare.
Il nostro è stato un inno di lode, di gioia e di ringraziamento come comunità cristiana grata sempre a Nostra Signora del Sacro Cuore per la sua protezione ed il suo amore materno.
La Fraternità Missionaria